La forchetta disopercolatrice è un’attrezzatura essenziale per smielare, in quanto le celle vengono sigillate dalle api con opercoli di cera, rendendo difficoltosa la loro apertura.

Storia

Nell'apicoltura gli strumenti per lavorare con le api non hanno una vera e propria data di nascita, ma la forchetta disopercolatrice si è resa necessaria solo dopo l’introduzione delle arnie moderne, pertanto dalla metà del 1800 in avanti.

Funzionamento

La forchetta disopercolatrice, è un dispositivo atto a eliminare (o lesionare) gli opercoli di cera, applicando una forza meccanica e di solito si preferisce realizzarla in acciaio inox perché è un materiale che si rovina difficilmente con l’uso. Ne esistono di diverse forme e dimensioni.

La forchetta disopercolatrice, è di solito un solido pezzo di acciaio inox di forma allungata, con un lato con punte affilate per inserirsi facilmente sotto gli opercoli di cera applicando una forza meccanica e farli saltare con un movimento sollevatorio. L’altro lato di solito è arrotondato o ha un mandico di plastica.

Tecnica

La tecnica corretta di utilizzo di tutti i tipi di banale è banale.

Lo scopo principale di una forchetta disopercolatrice è fare forza per eliminare (o lesionare) gli opercoli di cera, sigillati dalle api, pertanto è essenziale è riuscire a infilare la parte appuntita sotto gli opercoli, di solito il punto migliore in cui iniziare è un angolo dal basso, e si applica una forza sufficiente a separare le parti.