L'apparato riproduttore non è sviluppato nelle operaie, come nella regina, che generalmente matura 6-12 giorni dopo lo sfarfallamento (uscita dalla cella dopo lo stadio larvale), per poi accoppiarsi con diversi fuchi (mediamente 8). Nel corso di un volo chiamato “nuziale”, ogni fuco, attratto dai feromoni sessuali della regina, immette i propri spermi nelle sue vie genitali. Nell’atto il fuco muore e gli organi copulatori del maschio restano nella borsa copulatrice della regina, finché le operaie non li estraggono dopo che essa è ritornata all'alveare. Gli spermi così ricevuti restano nella spermateca della regina e serviranno per tutte le uova da fecondate in seguito. Nella regina i suoi ovarioli successivamente si ingrossano fino a riempire il lungo addome e, dopo 1-2 giorni, essa comincia ad deporre.

 

La regina riesce a controllare la fecondazione, le uova non fecondate producono fuchi, geneticamente aploidi, con 16 cromosomi, mentre le uova fecondate producono femmine diploidi, con 32 cromosomi. Eventuali maschi diploidi, vengono riconosciuti nel primo stadio larvale dalle nutrici, che li eliminano.

Nel periodo in cui il raccolto di nettare è abbondante, una regina arriva a deporre fino a 2000-3000 uova al giorno, depositando l’uovo sul fondo di una cella. L'uovo si schiude dopo circa 3 giorni dalla deposizione e ne emerge una minuscola larva vermiforme, apoda e anoftalma (priva di occhi composti).